Era il 2 ottobre 2016 e a Bergamo si affrontavano Atalanta e Napoli. Gian Piero Gasperini contro Maurizio Sarri. Il confronto tra due maestri di calcio. La sensazione, rileggendo oggi i temi di quella gara, è che qualcosa sia andato storto. Colpa del destino.
Il tecnico della Dea racconta l’inizio di questa straordinaria cavalcata con gli occhi lucidi, pieno di quel sano orgoglio di chi ne ha passate tante e conosce la sua vittoria. Valorizzare il talento, dopo averlo scovato, è un dono per pochi. In Italia una missione riservata quasi sempre a realtà medio piccole, oasi del pallone dove le idee comandano sui budget a disposizione.
La MISSIONE deve per forza di cose coincidere con la VISIONE. Schierare dal primo minuto 7/8 giocatori provenienti dal Settore Giovanile, proprio come ha chiesto il Presidente. Ecco quale sarà la VITTORIA. Quella partita finirà 1-0 per i padroni di casa e a deciderla sarà un diamante grezzo, Andrea Petagna.
Ripensarci adesso, dopo aver visto crescere i tuoi ragazzi, diventati grandi e protagonisti ai massimi livelli, ha un sapore d’altri tempi. Immaginare un calcio diverso non è impossibile. Il Gasp ha rischiato tante volte di interrompere questo percorso ma quella luce non l’ha mai abbandonato perché non ha mai smesso di inseguirla. Ha assecondato quel barlume dentro di sé, il resto è STORIA.
Scoprire infinite PEPITE D’ORO dovrà essere la missione di centinaia di addetti ai lavori che amano questo sport. Non è una questione di traguardi da raggiungere ma di sopravvivenza. Un manifesto per chi non ha intenzione di arrendersi.
Qual è la tua storia di calcio o di sport da raccontare?
Il Blog di Riccardo Amato | Capire il mondo del calcio