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Le pagelle delle 20 squadre di Serie A

Le pagelle delle 20 squadre di Serie A, dall’Inter capolista alla Salernitana fanalino di coda.

LA LOTTA AL VERTICE

Inter, Milan, Napoli e Atalanta. Sono loro le quattro squadre che sulla carta si giocano lo scudetto. Manca la Juventus (voto 5), distante 4 punti dal quarto posto e alla ricerca di una nuova identità. L’Inter campione d’inverno merita un 8 bello tondo. La squadra gioca, si diverte e ha più punti della scorsa stagione. Il Milan condizionato dagli infortuni merita un 7. Nel confronto con i nerazzurri ha dimostrato di avere ancora uno step da compiere per lottare ad armi pari per il titolo. Sufficienza piena per il Napoli. Una partenza incredibile seguita da un fisiologico calo. La parabola discendente dell’Atalanta coincide con l’eliminazione dalla Champions. Non è facile confermarsi a certi livelli. Il voto? Un 6,5. Le pagelle di questo girone d’andata di Serie A ci forniscono importanti indicazioni anche sui prossimi mesi.

LE SORPRESE

La Fiorentina di Italiano (voto 7) e il Verona di Igor Tudor (6,5). Brava la Fiorentina a credere nelle idee del tecnico ex Spezia. La leadership di Vlahovic e una proposta avvincente sono i due ingredienti di un mix esplosivo. La bagarre per un quinto posto storico coinvolge Roma (voto 6) e Lazio (5,5). Assimilare in fretta le idee di Sarri non è così immediato. Per Mourinho il lavoro è soprattutto psicologico e di mentalità non potendo contare su grandi campioni. Il Torino di Juric sta salendo e merita un voto di incoraggiamento (6,5). Il tecnico croato può far dimenticare a Cairo le ultime stagioni deludenti, come dimostrato ieri sera contro l’Inter a San Siro.

TRA AMBIZIONE E REALTÀ

Empoli, Bologna e Sassuolo devono capire cosa fare da grandi. I toscani esprimono un bel calcio e schierano giovani interessanti (meritano un 7), gli uomini di Mihajlovic e Dionisi peccano nella continuità di rendimento. Gli alibi ci stanno tutti, l’ultimo match vinto dal Bologna gli fa guadagnare mezzo punto in più. Bologna voto 7, Sassuolo 6,5. Le fortune dei neroverdi dipenderanno molto dall’esplosione di alcuni gioielli come Raspadori e Scamacca. L’Udinese che era di Gotti e ora è guidata da Cioffi è passata da una sufficienza larga a un 6 striminzito. Può fare di più e rischia di essere risucchiata nelle sabbie mobili della zona retrocessione.

LA ZONA RETROCESSIONE

Incomprensibile la scelta Schevchenko a Genova (voto alla società 5), il Cagliari di Mazzarri è sull’orlo di un precipizio (voto 5) e la Salernitana è senza voto. Come si può valutare una squadra che è stata iscritta maldestramente al campionato di Serie A senza possedere i requisiti? Lo Spezia deve credere in Thiago Motta. Oggi sarebbe salva ed è questo il suo scudetto: voto 6,5. Il bello del calcio e di queste valutazioni è che tutto potrebbe essere confermato o ribaltato col passare dei mesi. Nessun verdetto è stato ancora emesso e ogni formazione lotta per il proprio obiettivo.

Riccardo Amato

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