Me lo sono chiesto più e più volte. Che faccio, ci provo? O meglio ci riprovo. Sì perché nel lontano 2013 avevo già testato le mie competenze presso gli studi di Sportitalia a Milano. Ero praticamente un bambino e il finale era già scritto.
Questa volta mi approccio a questo “concorso” più disinvolto, convinto che le mie esperienze sui siti online e in radio possano darmi quel quid in più. Niente da fare. Resta il ricordo di un’esperienza bellissima. Una settimana negli studi di un’emittente sportiva (un sogno), la possibilità di confrontarmi con una redazione e soprattutto con ragazzi e ragazze con il mio stesso obiettivo.
Diventare giornalista sportivo in Italia assomiglia sempre di più a una prova di resistenza. Serve estendere la propria passione a un livello tale da sopportare ansia, stress e molteplici porte in faccia. Ci riproverò! Questo è il mio sogno e sono nato per fare questo.
Riccardo Amato