Lunedì 29 marzo è andato in scena il primo appuntamento della serie “Nuove frontiere e nuovi obiettivi” organizzato da Claudio Gori di Rete dei Mister, con la collaborazione di Alessandro Crisafulli e del canale YouTube Aurora Desio Settore Giovanile. Ospiti della serata Simone Gasparotto e Carlo Cataldo, due allenatori di calcio che hanno girato il mondo inseguendo il loro sogno. Ecco il loro racconto.
OLTRECONFINE
Il calcio è un linguaggio universale, non ci sono dubbi. Se l’Italia ci va stretta o se sentiamo semplicemente dentro di noi qualcosa di inespresso, ecco che si aprono delle nuove opportunità. È il caso di Simone Gasparotto e Carlo Cataldo, che per vie diverse ma con alcune convinzioni comuni, sono partiti e hanno girato il mondo con il pallone in testa. Cosa spinge queste persone a cercare fortuna all’estero e quali realtà troveranno oltreconfine? Qui non stiamo parlando solo di calcio ma di scelte di vita. Servono coraggio, ambizione e tanta determinazione. Un viaggio di cui conosciamo il punto di partenza ma mai quello d’arrivo.
DUE STORIE
Simone Gasparotto si avvicina al mondo del calcio in qualità di allenatore negli anni che vedono la Forza e Coraggio di Milano protagonista. La società di Via Gallura, in quegli anni, avrebbe creato una realtà sportiva dedicata a centinaia di bambini. Le esperienze in India, Svizzera, Marocco, Spagna e Inghilterra hanno rappresentato qualcosa di più di un semplice lavoro all’estero. Simone ha incontrato persone, ha affrontato difficoltà, stretto rapporti e costruito un progetto colorato da lingue diverse e un intento comune. Fare calcio e vivere la sua più grande passione. Ora è allenatore Uefa B ed è tornato in Italia, a Macerata. Il Matelica (club di Serie C) è il presente.
Carlo Cataldo studia a Bologna Scienze motorie per poi tentare la fortuna in Australia. Una terra affascinante, un altro mondo per certi versi. L’ambizione e la fortuna permettono a questo ragazzo di coronare il suo sogno e vivere di calcio. Non esiste solo il sogno americano. Ora Carlo collabora con il Barcellona e racconta con orgoglio quello che è stato il suo percorso, soprattutto perché nulla era già scritto e tanto andava ancora raccontato attraverso le sue azioni. Quella scintilla dentro di sé lo ha aiutato a comprendere meglio il suo destino.
I REQUISITI
Sorge spontanea una domanda: quali requisiti sono necessari per provare un’avventura all’estero? È sufficiente il mio bagaglio di esperienze e competenze maturate in Italia? Nel caso di Simone, candidatosi per una posizione di responsabilità all’interno del mondo Psg in India (ruolo ricoperto poi anche in altre realtà professionistiche), la selezione non è stata semplice. Come per ogni colloquio che si rispetti, le competenze all’interno del suo curriculum hanno fatto la differenza. Una laurea, una qualifica federale (il patentino Uefa B) e la conoscenza della lingua inglese sono tre step importanti per compiere il grande salto. Carlo è stato guidato più dall’istinto e da un po’ di quella sana incoscienza. L’Australia è stata una folgorazione, un amore a prima vista, la Spagna la terra della consacrazione (sia Simone che Carlo si sono formati e confrontati nella penisola iberica). Il messaggio è chiaro: serve osare, senza paura e con grande determinazione fino al raggiungimento dell’obiettivo che hai sempre sognato.
LA CULTURA
Nuovo Paese significa nuova cultura. Usi e costumi, abitudini e stili di vita in alcuni casi profondamente diversi dai nostri. Se l’Australia rappresenta con i suoi atleti un calcio più atletico che tecnico, definito dalla cultura del fitness e della prestazione, altre realtà si dimostrano essere più vicine alla nostra idea di calcio. La cultura catalana, in campo come a tavola, è sinonimo di condivisione. Il piacere di comunicare e stare insieme si riflette anche sul rettangolo verde. Lo stile di gioco è chiaro ed è stato reso celebre dal Barcellona di Pep Guardiola: teniamo sempre noi la palla, sia quando attacchiamo sia davanti alla nostra difesa. Un modello studiato e ammirato in tutto il mondo.
Simone ci racconta di un Paese come il Marocco, ricco di giocatori tecnici ai quali mancano solo alcune conoscenze tattiche. In India ritorna il tema della condivisione e dello stare insieme, un ambiente sociale ideale per l’insegnamento e un approccio positivo che ammiriamo anche in un altro sport nazionale: il cricket. Il calcio può persino essere influenzato dalle condizioni climatiche. Il sole della Spagna non suscita le stesse sensazioni di un plumbeo cielo inglese. La consapevolezza dei propri mezzi tecnici e la serenità con il pallone tra i piedi si discostano dall’aggressività e dall’intensità agonistica.
Due storie di assoluto valore, capaci di ispirare e farci immaginare un futuro luminoso. Il calcio ha il potere di cambiare le nostre vite per sempre, la nostra immaginazione unita al coraggio possono rendere la nostra vita speciale.
Per ascoltare il racconto completo di Simone e Carlo e rivivere la serata, questi sono i link:
Pagina Facebook Rete dei Mister di Claudio Gori
Canale Youtube Aurora Desio Settore Giovanile di Alessandro Crisafulli
Alla prossima storia di calcio!
Riccardo Amato