Il ritratto di un allenatore in continua evoluzione. La sua storia e la sua prossima meta.
La nostra chiacchierata si apre parlando di valori e di un vocabolario che appartiene all’uomo prima ancora che all’allenatore. Erminio Russo è un Mister coraggioso, che riesce a far correre sugli stessi binari la passione e la motivazione. La sfida è dietro l’angolo e serve a misurare i progressi.
L’ultima esperienza a Cremona è stata tra le più formative. Una realtà che rappresenta un modello. La capacità di sapersi destreggiare tra alti e bassi, senza snaturarsi e con un obiettivo ben chiaro: la crescita dei ragazzi.
Il salto in prima squadra a volte è come un’ombra che si allunga dietro di te mentre stai correndo. Un girone d’andata di grande livello e l’ennesima conferma di un lavoro sano, quotidiano, che nasce dal confronto con altre persone e l’innata capacità di sapersi sempre mettere a disposizione.
E qui torniamo a quel vocabolario che è sempre nella tasca del Mister. Parliamo di cambiamento e di quell’entusiasmo che accompagna un nuovo progetto. Mister Russo sa mettere al centro di tutto i rapporti umani, valorizzando il talento e seminando in vista di un ottimo raccolto.
La grande capacità di adattamento gli ha permesso di affrontare e superare diverse sfide. Dopo 12 anni di Settore Giovanile, la prossima potrebbe essere la chiamata della continuità e della serenità. Esattamente come un calciatore che non ha paura di esibire una giocata in mezzo al campo perché sa che un giorno tutto avrà un senso.
I sacrifici, le rinunce e la volontà di scrivere un percorso da protagonisti. Si legge sempre al plurale perché il calcio è famiglia, è comunità. Non si può fare a meno dell’altro e chiunque abbia sentito parlare di Erminio Russo mi ha sempre confermato che il suo segreto è proprio questo. Un grande professionista che sa mettere al centro di tutto il bene della squadra.
Il sogno, travestito da obiettivo è la chiamata di una Prima Squadra. “Un Progetto che sappia valorizzare il giovane calciatore, sfruttando le conoscenze acquisite negli ultimi anni grazie a sfide professionali come Novara, Sampdoria e Cremonese”.
Riccardo Amato
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