Undici come gli uomini in campo, undici come i metri che separano il sogno dalla sua realizzazione. La semplicità di un tocco vellutato, un sorriso, la gioia dopo la paura. In 120 minuti tutto il senso di questo sport. Dopo 120 minuti una finale in premio. Rileggiamo questo scontro tra titani attraverso le parole più significative, immagini e ricordi già diventati indelebili. Sofferenza, gol, attesa, sorrisi, paura, semplicità, talento, filosofia, dischetto, multietnica e finale sono le parole che ho scelto. Italia-Spagna in undici parole.
SOFFERENZA
Quella di una squadra che non riesce a recuperare palla e allora cerca nella compattezza e nella concentrazione la sua strategia. Di fronte ci sono i maghi del palleggio, i maestri del possesso palla: occorre aspettare il nostro turno.
GOL
Ne servono eccome e sono sempre pesanti. Aspettavamo Immobile, ci ha pensato Chiesa, con quell’atteggiamento da bad boy che a volte aiuta a togliere le castagne dal fuoco. Un gol pesantissimo che scuote Wembley e ribalta gli equilibri. L’Italia è viva.
ATTESA
All’Italia mancano il gioco e l’espressione di una prestazione convincente. Il pallone è degli avversari e allora ecco che l’attesa è la via da seguire. Un esercizio zen. Rimanere in partita con i nervi saldi diventa fondamentale per non perdere la testa.
SORRISI
Quelli di Mancini e De Rossi prima dei calci di rigore. Quando hai fiducia e senti che puoi farcela nonostante le difficoltà sorridi alla vita.
PAURA
Quella buona, quel sentimento da richiamare perché ti porta a dare il meglio di te. Quella spinta a superare l’ostacolo quando immagini lo scenario peggiore possibile. Amica incompresa, compagna delle trasformazioni.
SEMPLICITÀ
Sono semplici le giocate di Jorginho, è altrettanto semplice capire come gli episodi possano decidere un match così ingarbugliato e complesso.
TALENTO
La qualità degli avversari, i numeri e le capacità balistiche di undici ragazzi giovani ma già pronti per ogni palcoscenico. Nessun timore, tanta voglia di esprimere se stessi e una filosofia ben precisa.
FILOSOFIA
Sarebbe troppo facile parlare di un calcio che cambia o che resta fedele a se stesso dopo una partita del genere. Scuola spagnola contro tradizione italiana? No, capacità di risolvere i problemi costi quel che costi.
DISCHETTO
La lotteria dei calci di rigore farebbe tremare chiunque. Ne sa qualcosa Manuel Locatelli: in tanti abbiamo pensato a un epilogo amaro dopo aver visto il suo rigore. E invece sono stati i suoi compagni a soccorrerlo, tenendo viva la speranza e mettendo pressione all’avversario.
MULTIETNICA
Una caratteristica che riempie di significato il termine Nazione. Le corse di Emerson Palmieri, la tenacia di Toloi, la disciplina tattica di Jorginho saranno fattori decisivi per i prossimi anni. L’Italia è una cosa sola, al di là dei nomi e delle origini.
FINALE!
L’ultima parola e la più importante: siamo in finale! Un traguardo impensabile per molti, l’ultima fermata di un viaggio straordinario. Ora è tempo di scrivere la storia, per l’Italia e per tutti gli Italiani del mondo.
Riccardo Amato