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C’è una voce che circola nell’ambiente Inter, una brezza leggera che rinfresca le serate di una dirigenza proiettata al futuro.

L’obiettivo più importante, lo scudetto, ha già preso una direzione, quella opposta alle intenzioni di Lautaro e compagni. Pensare a una rivoluzione a fine stagione non è più utopia.

L’Inter starebbe pensando a un clamoroso ritorno: José Mourinho in panchina con il fido Cambiasso al suo fianco. Come prima più di prima. Semplice suggestione? Ciò che è certo è che a questo gruppo serve una sterzata decisa e pensare a un allenatore di polso significa disegnare il volto dell’attuale tecnico della Roma.

Dal punto di vista mediatico il portoghese starebbe già preparando il terreno, alternando parole e comportamenti che possono far pensare a un lungo addio. Da un punto di vista operativo l’idea del club nerazzurro potrebbe essere quella di ridisegnare lo staff tecnico, con l’ex centrocampista in cabina di regia e lo Special One in una nuova veste di manager.

Sì perché a Simone Inzaghi si imputa anche una cattiva gestione delle risorse a disposizione, con la rinuncia a Dybala (pupillo proprio di Mou) che grida vendetta. La stagione non è finita e ci sarà tempo per analisi e decisioni ma quella brezza sta per trasformarsi in un caldo vento estivo.

Inzaghi può salvare il salvabile alzando la Coppa Italia e stupendo in Europa. Il tempo stringe e le voci hanno sempre fretta.

Riccardo Amato

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