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La variante araba

Non è un virus ma un vento caldo e maleodorante che sta cambiando il calciomercato mondiale.

Come combatterla o come sfruttarla al meglio? Perché se è vero che il calciatore ora non ha più limiti e vuole sempre di più, le società che incassano possono sistemare i bilanci in un colpo solo. Tutti contenti.

Verso quale direzione stiamo andando? Un calcio ancora più ricco e veloce (per pochi), uno sport che insegue soltanto il risultato economico. Un percorso che premia chi arriva primo senza soffermarsi troppo sulle fermate intermedie.

Cosa succederà la prossima estate al club arabo che ha già speso centinaia di milioni? Esisteranno delle regole? E le sponsorizzazioni? Cristiano Ronaldo ha aperto le porte a un nuovo movimento che non mi piace per nulla.

Come ho spiegato in un video sulla mia pagina Facebook e su Tik Tok, il calcio dei petroldollari non potrà mai comprare le idee e la passione di milioni di tifosi. Come minimo hanno cento anni di storia del football da recuperare.

Nelle ultime settimane si è persino parlato di una wild card per far accedere una squadra araba alla prossima Champions League. Follia pura.

Questo calcio sta prendendo una piega pericolosa e sapete di chi è la colpa? Di chi non vuole le regole. Vi ricordate l’ultima finale di Champions tra Inter e Manchester City? Una sorta di Davide contro Golia in mondovisione. Ecco, accantonata la Superlega, si sta lavorando sottotraccia per qualcosa di molto simile ma più subdolo.

Fatemi sentire la vostra voce.

Riccardo Amato

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