Pugni in cielo, petto in fuori e denti stretti: l’Inter è in semifinale di Europa League dopo un’ottima prestazione in terra tedesca contro il Bayer Leverkusen. Un 2-1 che nasconde un divario tecnico ben più ampio tra le due squadre, al netto di tante occasioni create (e poi sprecate) dai nerazzurri.
Nella notte di Düsseldorf brillano le stelle di Romelu Lukaku (i gol stagionali sono 31, a -3 dal Fenomeno Ronaldo stagione 1997/98) e Nicolò Barella, vero e proprio predestinato e uomo simbolo delle notti europee. Sono passati dieci anni dall’ultima semifinale interista, allora in panchina c’era José Mourinho e dall’altra parte della barricata gli acerrimi medici del Barça targato Messi – Guardiola. Altri tempi.
È evidente però come questo finale di stagione stia restituendo al mondo Inter quelle soddisfazioni che sono mancate in alcuni match chiave. Questa è finalmente l’Inter di Antonio Conte, regista e attore protagonista di una pellicola che potrebbe assumere i contorni del capolavoro.
In un match da dentro o fuori, Lukaku e compagni dimostrano grande voglia, attenzione e concretezza. La costruzione dal basso è pulita e ordinata e ogni affondo si tramuta in una potenziale occasione da gol. A differenza della partita col Getafe, l’approccio è da grande squadra e il bottino pieno potrebbe essere già in cassaforte dopo 30 minuti.
Colpiscono l’applicazione e l’abnegazione dei ragazzi guidati da Conte, sempre cattivi e feroci nel pressing e con le idee molto chiare. Un mostruoso Romelu Lukaku e una squadra che lo supporta magistralmente fanno il resto, con la consacrazione di alcune pedine come Barella e Bastoni che fanno sorridere la dirigenza. C’è persino spazio per i recuperati Godin e D’ambrosio, con la classe e l’imprevedibilità di Eriksen e Sanchez a spezzare gli equilibri nel secondo tempo.
La sensazione è che l’Inter sia diventata l’Inter che tutti i tifosi vorrebbero vedere. Le notti d’Europa hanno storicamente agitato i sonni del popolo interista, che ora guarda con convinzione e fiducia a questa semifinale europea che profuma di storia. Antonio Conte è a un passo dal “massimo” che aveva stabilito come obiettivo per questo gruppo. Un’Inter no limits pronta a dire la sua anche in Europa.
Riccardo Amato